Restano le detrazioni per ristrutturazione e risparmio energetico, così come le detrazioni per la rimozione delle barriere architettoniche seppur in forma ridotta.

Bonus casa 2024, parte il lavoro di ricognizione sulle agevolazioni ancora in vigore e su quelle che sono state ridotte o cancellate.

Tra le detrazioni confermate vi sono il bonus ristrutturazione e l’ecobonus, misure sulle quali non si segnalano novità. I bonus fruibili restano pari al 50 e al 65 per cento delle spese, con percentuali che sul fronte delle riqualificazioni dei condomini salgono fino all’85 per cento.

Abbinato al bonus ristrutturazione resta in vigore anche il bonus mobili seppur in versione “ristretta”, con il limite massimo di spesa che dal 1° gennaio 2024 passa da 8.000 a 5.000 euro.

Ridimensionato anche il bonus barriere architettoniche, che perde parte dei lavori incentivati fino allo scorso anno così come l’accesso ampio alle opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Ma vediamoli nel dettaglio:

Bonus casa 2024, confermate le detrazioni per ristrutturazione, mobili e risparmio energetico

Saranno in vigore fino al 31 dicembre 2024 il bonus ristrutturazione e l’ecobonus, senza modifiche sul fronte della percentuale di detrazione spettante e sull’elenco delle spese ammesse.

Quello appena iniziato si appresta ad essere l’ultimo anno a disposizione per beneficiare delle agevolazioni sulle caldaie a gas, tenuto conto delle nuove indicazioni contenute nella Direttiva Case Green che dal 2025 prevede il venir meno degli incentivi pubblici per tale tipologia di spese.

Questa l’unica novità da monitorare, che si affianca all’analisi dei vantaggi aggiuntivi previsti per i condomini in caso di effettuazione di lavori di riqualificazione energetica.

Bonus casa 2024, ridimensionate le detrazioni per mobili e rimozione delle barriere architettoniche

Confermato nel 2024 anche il bonus mobili, seppur con limite ridotto dagli 8.000 euro previsti fino al 31 dicembre 2023 ai 5.000 euro riconosciuti dal 1° gennaio.

La detrazione, pari al 50 per cento delle spese sostenute, passa quindi ad un massimo di 2.500 euro rispetto ai 4.000 previsti fino allo scorso anno. L’impatto delle modifiche già previste dalla scorsa Legge di Bilancio sarà quindi evidente.

Nel mirino del Governo è finito ad ultimo anche il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, la detrazione del 75 per cento che fino alla fine di dicembre poteva essere fruita anche per la sostituzione degli infissi e per il rifacimento dei bagni, se in linea con gli standard previsti.

Il decreto legge n. 212 del 29 dicembre 2023 modifica le regole dell’agevolazione, che sarà riconosciuta esclusivamente per i lavori relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e, in ogni caso, il rispetto dei requisiti specifici in materia di eliminazione delle barriere architettoniche dovrà essere asseverato da tecnici abilitati.

Novità anche sul fronte della possibilità di optare per la cessione del credito e dello sconto in fattura, limitata ai lavori sui condomini a prevalente destinazione abitativa, ai titolari di redditi bassi e ai soggetti con disabilità.

 

Finisce la stagione del superbonus 110 per cento

Al capolinea il superbonus del 110 per cento e del 90 per cento. In linea generale è prevista una riduzione dell’agevolazione al 70 per cento per i condomini (scenderà al 65 per cento per l’anno 2025). Per le villette e le unifamiliari non sarà invece più possibile accedere alla detrazione: con la fine dello scorso anno è terminata anche l’agevolazione.

Con il venir meno del superbonus del 110 per cento e con il passaggio alla detrazione del 70 per cento, risulta maggiormente vantaggiosa la pianificazione di progetti che coinvolgono anche l’involucro edilizio, per i quali la detrazione sale fino al 75 per cento,