È partita l’operatività del decreto “spalma-crediti” per la detrazione in 10 anni dei bonus edilizi.

Dal 2 maggio 2023 è partito ufficialmente lo “spalma-crediti” con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 18 aprile 2023, n. 132123

Il decreto offre la possibilità di alla rateizzare in 10 anni l’importo della detrazione d’imposta inserita in
dichiarazione dei redditi per i lavori coperti da Superbonus; in buona sostanza si potranno “spalmare” in 10
anni i crediti d’imposta derivati da operazioni di sconti in fattura o cessione del credito.

Come funziona?
Ad essere ripartita è la quota residua di ciascuna rata annuale dei crediti d’imposta derivanti dalle opzioni
per la prima cessione o per lo sconto in fattura a patto che:

1. non sia già stata utilizzata in compensazione,
2. non sia stata acquisita a seguito di cessioni del credito successive alla prima.

Le quote si riferiscono agli interventi relativi a:

  • Superbonus, anni 2022 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate all’AdE fino
    al 31 ottobre 2022;
  • anni 2023 e seguenti per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle entrate
    dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023;
  • eliminazione delle barriere architettoniche e Sismabonus, agli anni 2023 e seguenti per le
    comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023.

Ogni rata annuale potrà essere utilizzata in compensazione dal 1° gennaio al 31 dicembre del relativo anno.
Diversamente, quello che resterà non fruito in quell’arco temporale non potrà essere successivamente
utilizzato.

Le rate saranno pagate attraverso appositi modelli F24 per cui saranno previsti specifici codici tributo e
relative istruzioni.

Infine, bisogna sottolineare che chi sceglie di beneficiare dello “spalma-crediti” non può più cedere o ripartite ulteriormente il credito.

La trasmissione delle comunicazioni per accedere allo “spalma-crediti” si effettua sulla Piattaforma cessione
crediti dell’Agenzia delle Entrate.

Per maggiori info ecco il link dell’Agenzia delle entrate.