È il metallo più ricercato, ispiratore di sogni di grandezza e oggetto di passioni sfrenate. D’oro sono i gioielli, gli scettri e le corone. È un materiale leggendario, e il suo fascino sembra non tramontare mai. Inevitabile, quindi, che il suo colore, così caldo e acceso di riflessi, sia diventato sinonimo di opulenza. L’oro è seducente, infonde una sensazione di calore ed evoca benessere, piacere e prosperità. In cromoterapia è considerato un colore che ha effetti molto forti sulla psiche, regala sicurezza ed è sinonimo di forte personalità; aiuta la concentrazione e stimola la parte intellettuale del cervello. Infonde positività e desiderio di cambiamento, quindi è perfetto da usare nei momenti di crisi e malumore. Da sempre è esibito nei vestiti o scelto per dare un tocco lucente agli accessori, o ancora sfoggiato in gioielli e monili. In casa entra da sultano, e riscalda di riflessi pareti e arredamento. È come avvolgersi in sfarzosi mantelli di seta e broccato, rassicuranti e avvolgenti. Non è necessario esagerare: bastano pochi tocchi per entrare nel suo magico regno. Lampade, sfarzosi divani, sedie luccicanti, sono un piacere per gli occhi. E ancora il segno materico di una maniglia, il decoro di una porta, tutto diventa prezioso come in un santuario privato.

Si sente a suo agio in ogni stanza: è l’indiscusso re del living, dove ammalia e stupisce ospiti e amici ma, con la disinvoltura di chi è abituato a essere il protagonista, esce dal soggiorno e conquista il resto della casa. La camera da letto si fa romantica, il bagno si trasforma in un tempio, la cucina e la sala da pranzo si illuminano di candele, sottobicchieri, vasi e posate. L’importante è non esagerare mai per non incorrere in ridondanti cliché: è facile cadere nella sfarzosità eccessiva, meglio quindi limitarsi a pochi cenni d’oro e giocare con gli accostamenti. L’abbinamento più classico, da sempre il più ricercato, è oro e nero: sfarzoso e luminoso il primo, serio e cupo il secondo, insieme trovano un’elegante alchimia. Più caldo è invece il contrasto oro e marrone o, meglio ancora, terra bruciata. Meglio però scegliere sempre essenze scure, che facciano da fondali neutri. Poetico e molto invernale è invece l’accostamento con il bianco. Il colore basic per eccellenza appaga il bisogno di protagonismo dell’oro, ma contemporaneamente lo rende più delicato, meno sfacciato. Perché, alla fine, è tutta una questione di dosi