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Promozione porta blindata

RIPARTIRE INSIEME… con Castello Serramenti!

Abbiamo realizzato per voi un’imperdibile promozione:

acquistando una porta blindata avrai in omaggio 3 porte interne al costo di 1.999,00 €!

E grazie alla detrazione fiscale del 50% ti costeranno solo 999,00 €!

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Una nuova normalità

Ormai non vediamo l’ora di ripartire, ed in questa attesa ci stiamo attrezzando a mettere in atto tutte quelle accortezze previste dal DPCM per la tutela nostra e degli altri, ma purtroppo ci stiamo rendendo conto che nulla sarà più come prima.

In queste settimane abbiamo preparato la nostra azienda, sanificandola, riorganizzandola e mettendo a disposizione dei nostri operatori e dei clienti che vorranno farci visita tutti i DPI necessari a limitare il rischio di infezione.

Ora, a pochi giorni dalla riapertura, dobbiamo affrontare un’altra grossa sfida!

Come tuteliamo il nostro personale ed i nostri clienti durante le operazioni di posa in opera? Quali accortezze possiamo e dobbiamo tenere per far si che anche questo aspetto lavorativo venga svolto in piena sicurezza?

La risposta l’abbiamo trovata da quattro autorevoli nostri colleghi i quali hanno unito le forze ed hanno dato vita ad un “PROTOCOLLO PER IL CONTENIMENTO DEL COVID-19 PER OPERATORI DEI SERRAMENTI”

Questo breve manuale operativo, che sposiamo in ogni sua parte, analizza fase per fase il processo aziendale che porta dall’acquisizione dell’ordine fino alla messa in opera dei serramenti mettendo al centro la salute di tutti gli interpreti basandosi, oltre che sulle regole dettate dal Governo in linea generale, anche sul buonsenso delle persone che interagiscono nel processo.

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Ripartire, insieme!

Finalmente, dopo quasi 50 giorni dall’inizio dell’emergenza, ci stiamo preparando per il graduale ritorno alla nostra normalità.

Sono stati tempi davvero difficili, e la sensazione di tutti è che la sfida non è ancora finita; ci attenderanno sicuramente altre difficoltà ma come spesso ci siamo ripetuti in questi giorni, #celafaremo!

Oggi siamo davvero felici di informarvi che, a partire da lunedì 27 aprile 2020 noi di Castello srl cominceremo la nostra graduale ripresa alle attività!

Con sincerità vi diciamo che non è stata affatto una scelta semplice! La nostra consapevolezza sul fatto che l’emergenza è ancora in corso, anche a fronte dei segnali incoraggianti degli ultimi giorni, ci ha portato a grandi riflessioni sulla possibilità o meno di riaprire.

Abbiamo deciso di prendere questa direzione perché in questi giorni siamo stati in grado di attrezzare la nostra azienda con tutte le azioni di prevenzione necessarie per proteggere noi, i nostri clienti ed i nostri fornitori, con l’obbiettivo di ridurre al minimo i contatti ed il conseguente rischio di contagio!

Pertanto vi informiamo che da lunedì 27 aprile gli uffici saranno operativi anche se a personale ridotto, e momentaneamente chiusi al pubblico!

Per esservi ancora più vicini abbiamo attivato un servizio di messaggistica direttamente dal nostro numero 035.4155192 dove potrete inviarci un messaggio WhatsApp per richiedere preventivi, chiarimenti o qualsiasi altra informazione abbiate bisogno!

Sempre dalla nostra nuova pagina WhatsApp potete scaricare i nostri cataloghi o trovare informazioni su di noi!

Restano comunque attivi tutti gli altri canali di comunicazione come il nostro sito, la nostra pagina Facebook o Instagram oppure potete inviarci una mail a info@castellosrl.it

Per quanto riguarda le attività di posa in opera, assistenza clienti o ricevimento e spedizione merce, resteranno sospese fino a comunicazione delle autorità competenti.

Lo staff Castello srl

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5 idee per ristrutturare la tua casa

Se la vostra casa con il passare del tempo è diventa caotica, un angolo della stanza è sempre in disordine o semplicemente desiderate spazi diversi ma non sapete dove ricavarli, la soluzione ideale è procedere a ristrutturare casa. In questo articolo ci proponiamo di offrirvi cinque utili consigli su come procedere quando si decide di ristrutturare casa allo scopo di supportarvi in questa importante impresa!

  1. Considerare prima di tutto le preesistenze

Quando si decide di ristrutturare casa non si può pensare di fare dei lavori senza aver osservato al meglio il proprio appartamento o la propria villetta, studiandone pregi, difetti e composizione degli spazi. Infatti scoprirete che la struttura portante di una casa è quasi impossibile da alterare. Invece è possibile apportare modifiche e/o rivoluzioni della ripartizione dei tramezzi. Questi, ad eccezione dei pilastri e della parte impiantistica (scarichi acque bianche e nere) possono essere spostati fino alla loro totale rimozione

 

  1. Avere le idee chiare prima di iniziare i lavori

È facile quando si intraprende una revisione della propria casa che il progetto sfugga di mano e che i costi aumentino di giorno in giorno. Per prevenire questo tipo di problematica è necessario prima di procedere ai lavori avere un buon progetto di partenza con un programma chiaro delle fasi da seguire. Tenendo conto che I costi di ristrutturazione sono direttamente proporzionali alla metratura dell’abitazione e alla tipologia e all’entità dei lavori.

  1. Verificare la possibilità di usufruire di eventuali incentivi fiscali

Non tutti sanno che quando si ristruttura spesso c’è la possibilità di usufruire di significativi incentivi fiscali che possono alleggerire il carico economico. Si consiglia di verificare tale possibilità per non perdere eventuali vantaggi economici.

  1. Ristrutturare in chiave moderna

Quando si ristruttura assicuratevi di fare scelte in linea con le ultime tendenze in fatto di arredamento in modo da massimizzare l’investimento della ristrutturazione. Alcuni esempi: la zona living e di rappresentanza dev’essere ampia e luminosa. Per appartamenti più piccoli occorre quanto più ampliare fisicamente e visivamente la superficie disponibile.

 

  1. Attenzione al risparmio energetico

Sul tema del risparmio energetico occorre porre molta attenzione. Con la scelta a monte di prodotti e tecnologie oculate, quello che sembra in origine un intervento più costoso, si rivelerà nel tempo funzionale e necessario per un notevole risparmio dei costi di gestione della nostra casa.

 

Fonte: SCHIAVISPA

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Bonus Casa 2020: cosa è cambiato?


La pubblicazione in Gazzetta della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 ha confermato anche per il 2020 molti dei benefici fiscali previsti per i possessori di immobili, i cosiddetti Bonus Casa.

Entrando nel dettaglio, la Legge di Bilancio per il 2020 ha esteso fino al 31 dicembre 2020, le detrazioni fiscali previste per:

  1. le ristrutturazioni edilizie
  2. l’acquisto di mobili per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione
  3. la riqualificazione energetica

Bonus Casa 2020: le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie

Per quanto concerne gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, la Legge di Bilancio ha esteso fino al 31 dicembre 2020 la possibilità di beneficiare della detrazione del 50% delle spese sostenute con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità Immobiliare. L’agevolazione potrà continuare ad essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e dovrà essere suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi. I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti:

  • interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del DPR n. 380/2001;
  • interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie indicate nella precedente lettera A, e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione) ed alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992;
  • interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
  • gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia;
  • gli interventi per l’adozione di misure antisismiche, con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica. Tali opere devono essere realizzate sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici. Se riguardano i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari;
  • gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.

Ecobonus

Confermato anche il c.d. ecobonus che prevede una detrazione dal 50 all’85% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Interventi ammessi all’agevolazione sono:

  • riqualificazione energetica di edifici esistenti volti a conseguire un risparmio del fabbisogno di energia primaria (limite 100.000 euro);
  • interventi sull’involucro degli edifici (limite 60.000 euro);
  • installazione di pannelli solari (limite 60.000 euro);
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (limite 30.000 euro);
  • acquisto e posa in opera delle schermature solari (limite 60.000 euro);
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (limite 30.000 euro);
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative;
  • acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;
  • acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Di seguito il dettaglio della detrazione applicabile per i suddetti interventi:

Bonus mobili

La Legge di Bilancio conferma per il 2020 anche il c.d. bonus mobili che prevede un detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

 

E per quanto riguarda lo sconto in fattura 2020 per interventi di riqualificazione energetica?


La Legge 27 dicembre 2019, n. 160 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022” ha rivisto la disciplina del cosiddetto sconto in fattura, inizialmente prevista dal D.L. n. 34/2019, relativa agli interventi di efficienza energetica e riduzione del rischio sismico.

Entrando nel dettaglio, l’art. 1, comma 70 della Legge di Bilancio per il 2020 ha sostituito il comma 3.1 dell’art. 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 con il seguente:

3.1. A partire dal 1° gennaio 2020, unicamente per gli interventi di ristrutturazione importante di primo livello di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015, recante adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 – Linee guida nazionali per la certificazione energetica, per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro, il soggetto avente diritto alle detrazioni può optare, in luogo dell’utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a quest’ultimo rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, senza l’applicazione dei limiti di cui all’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e all’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Il fornitore che ha effettuato gli interventi ha a sua volta facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi. Rimane in ogni caso esclusa la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari.

Contestualmente, con il successivo comma 176 della Legge di Bilancio per il 2020 vengono abrogati i commi 2, 3 e 3-ter, dell’art. 10 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, eliminando così la possibilità di convertire la detrazione fiscale prevista per gli interventi di efficienza energetica e riduzione del rischio sismico in sconto di pari importo che l’impresa dovrà applicare in fattura.

Dal combinato disposto dai 2 commi della Legge di Bilancio, è prevista una revisione dall’1 gennaio 2020 dell’ambito di applicazione dello sconto in fattura per quel che riguarda gli interventi che fruiscono delle cosiddette detrazioni denominate Ecobonus e Sismabonus.

Nel dettaglio, dall’1 gennaio 2020 la possibilità di ottenere uno sconto in fattura resta anziché fruire la detrazione fiscale classica, resta valida unicamente per gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) di importo pari o superiore a 200.000 euro effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali.

In sostanza, gli interventi per i quali è possibile optare per lo sconto in fattura dovranno essere:

  • di importo pari o superiore a 200.000 euro;
  • effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali;
  • qualificati come ristrutturazioni importanti di primo livello, vale a dire quelli in cui venga interessato l’involucro edilizio con un’incidenza superiore al 50% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e che interessino l’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio.

È, dunque, abrogata la possibilità di optare per lo sconto in fattura a tutte le altre fattispecie (Sismabonus ed Ecobonus per interventi sulle singole unità immobiliari).

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L’importanza delle finestre nell’architettura e nella psicologia della casa

Quanto è importante avere a disposizione una finestra attraverso cui osservare il mondo dall’interno della propria casa? Quanto è essenziale, nella vita quotidiana di ciascuno di noi, poter beneficiare di un punto di osservazione privilegiato che ci permette non soltanto di essere spettatori, ma anche partecipanti a un mondo che si muove appena al di là del muro?

Il simbolismo della finestra, intesa non soltanto come elemento architettonico, è potentissimo. Non è un caso, ad esempio, che i prigionieri in carcere parlino di “mondo attraverso le sbarre”: sebbene l’apertura verso l’esterno vi sia, esista fisicamente, non è soltanto la cella a definire i limiti spaziali ed emotivi di una condizione, ma anche la modalità con cui il punto di osservazione sul mondo è costruito. Al contrario, ampie vetrate affacciate su terrazze e balconi abitabili, su grandi giardini o su panorami in cui la vista si perde offrono immediatamente un senso di ampio respiro, quasi la possibilità di spaziare fisicamente pur rimanendo fermi in una stanza.

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La casa come centro delle istanze emotive dell’uomo: la finestra è un ponte

Nell’ambito, molto vasto e complesso, della psicologia dell’abitare, ogni ambiente della casa ci parla. In termini di progettualità architettonica, questo è un aspetto da non sottovalutare e un bravo architetto saprà sempre tenerlo in massima considerazione. La casa è infatti il fulcro delle nostre esigenze materiali, ma anche delle nostre istanze emotive e delle nostre necessità psicologiche, e al contempo il trait d’union tra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori.

In questo senso, dunque, la finestra si propone come una sorta di ponte.

Dopo un lungo periodo di costruzioni in serie, in cui la casa è stata interpretata come manufatto puramente funzionale risultato della necessità dell’essere umano di comportarsi in modo fisiologicamente più stanziale, l’architettura attuale è sempre più intesa in senso olistico, e la casa diventa molto più che un semplice involucro. Al contrario, è la manifestazione materiale del nostro esistere come entità autonome e private ma anche nel nostro rapporto con il mondo fuori dalla porta.

Dal momento che nessun uomo è uguale a un altro, non sorprende scoprire che valori come la personalizzazione degli ambienti interni siano tenuti in sempre più alta considerazione, così come che l’esigenza di comunicare con l’esterno sia altamente valutata sia in fase progettuale che costruttiva. L’architettura razionale dovrà dunque tenere conto delle finestre anche nel loro impatto simbolico e archetipico per gli abitanti della casa, fatto sia di necessità individuali e di privacy che di integrazione e comunicazione.

Le finestre e le portefinestre, sempre più ampie e minimaliste, fatte di grandi vetrate la cui esposizione è accuratamente studiata, trasformano sia il mondo esterno che la casa stessa in un teatro, in un palcoscenico. Così come la porta d’ingresso rappresenta simbolicamente la trasformazione, il confine, il passaggio, le scale la necessità dell’uomo di muoversi verso l’alto, il cancello d’ingresso l’archetipo della difesa, la finestra è il punto di osservazione e dialogo. E come può esserci gioia nell’abitare se non si può osservare e dialogare con tutto ciò che ci circonda?

Perché è essenziale progettare ogni finestra con attenzione

In termini meramente pratici, progettare con attenzione le finestre di un edificio assolve a molteplici funzioni: definire la leggerezza visiva dell’involucro, offrire la possibilità agli abitanti di osservare il mondo, incrementare l’impatto terapeutico degli ambienti domestici garantendo loro maggiore ariosità e luminosità naturale, arredare la psiche dell’uomo con i colori e le suggestioni che provengono dall’outdoor.

Finestre e luce, d’altro canto, sono due concetti da sempre molto legati. Tralasciando un attimo l’importanza delle finestre nell’architettura residenziale, è sufficiente pensare a quanto cruciali siano le finestre degli edifici religiosi in stile gotico, che vanno a simboleggiare “la luce divina” con le loro decorazioni, colori, rappresentazioni. Non è un caso che, un tempo, chi si occupava di queste vetrate venisse considerato alla stregua dei sommi pittori incaricati di realizzare le opere d’arte da esporre nelle basiliche.

Oggi più che mai, il concetto dell’abitare deve essere completato da quello di coesistenza e dialogo con l’ambiente che ci circonda, mai “chiuso fuori” ma, al contrario, osservato liberamente e, in qualche modo, compenetrato, e cosa meglio di una finestra simboleggia il “legame tra il dentro ed il fuori“.

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Decreto Crescita: la verità delle aziende

“…Rimane il problema di fondo di come accelerare la transizione energetica del paese che è una grande occasione di lavoro, di benessere, di risparmio energetico e di lotta ai cambiamenti climatici. Qualcosa è stato fatto. Molto resta da fare. Per farlo meglio sarebbe opportuno che la politica parlasse di più con industria, artigianato e consumatori. Così non è stato in questo caso.”

Così si conclude la lettera di Ennio Braicovich, direttore editoriale di ‘Nuova finestra’, che ha inviato a Deputati e Senatori riguardo l’articolo 10 del Decreto Crescita, approvato il 29 giugno 2019.

Il suddetto Decreto va a sostituire l’ Ecobonus dove è possibile recuperare, tramite detrazione fiscale dell’Irpef, il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Con il Decreto Crescita invece si prevede che per interventi di risparmio energetico il Cliente finale abbia diritto e la possibilità di richiedere l’eco-bonus del 50% direttamente in fattura. L’azienda avrà poi la possibilità di recuperare l’intero importo suddiviso in 5 anni, senza contare che l’azienda ha un ulteriore 8% di trattenuta d’acconto non recuperabile.

Purtroppo per quanto vantaggiosa possa sembrare questa legge nasconde una lama a doppio taglio per le aziende: l’articolo 10 mette a repentaglio la libertà di impresa, sottraendo pesantemente liquidità alle aziende e destabilizzando il loro bilancio.

Noi di Castello non possiamo infatti accettare la cessione del credito da parte dei clienti, in quanto incapiente rispetto al possibile flusso, e non in grado di compensare tutto il credito.

I nostri clienti avranno comunque la possibilità di recuperare l’importo del 50% con le modalità fino ad ora utilizzate ovvero tramite la detrazione dalle proprie imposte per 10 anni.

L’articolo 10 favorisce ingiustamente i grandissimi operatori, distorce la concorrenza, punisce i piccoli e danneggia i consumatori.

 

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Sciopero edilizia del 15 marzo 2019

Lo scorso 15 marzo è stato proclamato da Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl uno sciopero generale dell’edilizia.

Non accadeva dal 1992 di proclamare uno sciopero dell’intero settore delle costruzioni, dall’edilizia alla lavorazione del legno, al mondo dell’arredo fino al cemento, dai lapidei al settore dei laterizi: i lavoratori di questi comparti si sono mobilitati e sono scesi tutti insieme in piazza a Roma per uno sciopero di 8 ore.

Anche per i lavoratori edili di Bergamo e provincia, dove per le costruzioni in totale lavorano circa 30mila addetti, la situazione delineata è piuttosto critica: dal 2008 a oggi il calo degli addetti è stato pari al 51,56%, mentre il numero delle aziende ha registrato un -46,8%. Nel 2018 le ore di lavoro denunciate sono state il 55,5% in meno di quelle denunciate nel 2008 (dai fornito da Cassa edile ed Edilcassa). E proprio da Bergamo,  sono partiti su treni speciali lavoratori e sindacalisti diretti a Roma.

Quello che si è chiesto è un ‘Tavolo di crisi del settore da istituire a Palazzo Chigi nella consapevolezza che se non ripartono i cantieri non ripartirà il Paese e una politica industriale in grado di rilanciare l’intera filiera’.

In dettaglio:

Tavolo di crisi del settore, da istituire a Palazzo Chigi;
nuovo piano di investimenti per riavviare le opere;
completamento delle opere incompiute;
revisione mirata del Codice Appalti;
sistemi di qualificazione delle imprese, rafforzamento del Durc con la congruità;
qualificazione delle stazioni appaltanti;
contrasto al dumping contrattuale;
istituzione di un Tavolo interministeriale per il lavoro nel settore dei materiali da costruzione;
nuovi incentivi sulla formazione;
rafforzamento degli incentivi per ristrutturazioni, anti-sismico, risparmio energetico, bonus mobili;
misure per favorire la ricerca tecnologica nei settori cemento, legno, lapideo, laterizio;
interventi per incentivare l’utilizzo delle pietre e dei materiali locali;
misure per le politiche abitative;
messa in sicurezza del territorio, contro i rischi sismici ed idrogeologici;
misure per il recupero, le ristrutturazioni, la riqualificazione urbana;
messa in sicurezza degli edifici pubblici;
fondo nazionale di garanzia creditizia per la competitività delle imprese;
interventi sul sistema bancario per sostenere le imprese che operano per la PA (riducendo i tempi lunghi di pagamento).

Fonte 'L'Eco di Bergamo'
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New solar: tapparelle con controllo solare

Oggi vi presentiamo l’evoluzione della tapparella frangisole: la New Solar, realizzata con materiali di pregio garantisce molteplici soluzioni per l’oscuramento o l’irraggiamento graduale, personalizzando la combinazione di luce ed ombra.
La sua grande innovazione sta proprio in questo: New Solar vi fa vivere, per la prima volta, una nuova esperienza di controllo totale sulla luce che filtra all’interno di un ambiente. Grazie alla sua conformazione strutturale può infatti contare su automatismi meccanici che regolano l’apertura e la chiusura delle sue singole fasce, dando la possibilità di scegliere tra 4 tipologie di distanze:

  • 3 cm;
  • 2 cm;
  • 1 cm;
  • 0,5 cm.
distanza2

Tutto questo garantendo la possibilità di poterla sostituire alle proprie tapparelle senza dover effettuare alcuna opera di adeguamento: la gamma New Solar NON necessita di opere murarie. 
E’ possibile installarla all’interno del vano esistente semplicemente sostituendo la vecchia tapparella.

Il sistema New Solar consente agli ambienti interni di mantenere una temperatura pressoché costante con un considerevole risparmio energetico. Grazie all’alta resistenza dei materiali utilizzati, consente l’inattaccabilità agli agenti atmosferici come Smog e salsedine oltre ad essere un sistema di sicurezza passiva di grande efficacia.

Le tapparelle newSolar funzionano sia con automatismi sia con sistema manuale a cintino o ad argano. La nuova versione SILENT della gamma New Solar, grazie al funzionale rivestimento insonorizzante dei componenti degli automatismi meccanici, garantisce standard di silenziosità in manovra al TOP della categoria.

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